mercoledì 8 aprile 2015

TANK GIRL - Guardandoci sfidandoci



Inizia da qui e non finisce (“non finirà, non morirà \ quella ruga su tuo viso un po’ di più mi legheràààààà”) la collaborazione con il distinto blogghe che risponde al nome di CinematografiaPatologica, dedicato a ciò che rende attraente ai nostri occhi il Grande Schermo d’Argento.
Per la commistione tra fumetto e cinema, nel mezzo della diàtriba (o diatrìba) sui cinepanett… ehm, cinecomics Marvel, ecco che mi tocca parlare di Tank Girl.
Perdonate la parolacce e le allusioni che rendono questi post da bollino rosso, ma per lo più non è colpa mia: cito solo letteralmente le traduzioni dei comic book!


TANK GIRL: LA RAGAZZA PIU’ TERRIBILE
CHE ABBIATE MAI INCONTRATO


"Un fumetto per adolescenti"
(Also Spracht) Paciolus
fonte di ispirazione e riflessione
per questi sproloqui,
nonché prestatore dei detti fumetti

Evocato dal Giocher quanto non sarebbe capitato neppure a Chtulhu da parte di un coro di vecchi marinai di Innsmouth (se volete ***davvero*** sapere il come e il quando, a vostro rischio e pericolo cliccate QUI), ecco che mi ritrovo a parlare di Tank Girl.

“Brao!”, direte voi.
“Sì, vabbè…” replicherò io.
Perché a differenza del mio compare\avversario ma non nemico di recenZione, io non ho avuto due donne diverse tra testa e cuore che si potessero combinare in Gwen Stefany, né il periodo punkettaro da ricordare con la lacrimuccia di hennè che scende sull’affannoso petto.

Dirò di più: in tempi più giovani, avuto sottomano velocemente un numero della rivista della General Press dedicato a Tank Girl  (“ceeeeh!... Boooooh!... neppure della Magic, ma della General! Preistoria e protostoria del fumetto della mia generazione!”) lessi, restai perplesso e sfessato tornai ai protettivi artigli di mamma Wolverine.
Dopodiché schivai abilmente il primo prodotto della matita di JamesHewlett (no, non è un parente di Wolvie, nonostante una sola lettera di separazione) finché il richiamo del Deserto Australiano giunse e recuperai un po’ di cose.

Lessi bis (“Bau! Bau!”), lessi volumi et albi, rimasi di nuovo perplesso, ma ormai ero in ballo.
E non bastava dire che ballo come un orso su una palla bicolore. Dovevo andare avanti, per lo shogun e per l’imperatore: avevo promesso di analizzare col degno compaDre l’aspetto fumettistico di TG (già la sigla fa supporre l’entusiasmo che mi attanagliò nella lettura) e sarei andato fino in fondo.
Era un Giri, come dicono i giapponesi (per lo meno secondo Wolverine… ma sto parlando dell’australiana postapocalittica TG o dell’artigliato Canadese, che pure in Australia c’è stato?). O forse era un “Giroingiro”, come avrebbe detto Crocodile Dundee, colui che per me era l’Australia, altro che una punkettara fumatricebirratacannatadaifacilicostumi?

 
E poi mi intrigava riflettere e capire cosa avesse reso cult-ico il fumetto di Jamie “NonHoAncoraFattoLaGraficaDeiGorillaZPerchéNonSonoAncoraCoinquilinoDiAlbarn” Hewlett, senza Packard ma in collaborazione con Martin (Alan, come Moore, non Chris, ex marito di Genoveffa Paltrow).
Se è vero che l’(Ultima) onda lunga del fumetto ci ha portato a vedere sullo schermo una giovane Naomi Watts bruna (e di ciò si deve essere grati ai due britannici coautori), va (c)analizzato perché un fumetto qualificabile solo come (mi si passi il termine, ma le parolacce sono uno degli elementi di TG) “cazzeggione” abbia avuto riscontro ed eco.

Forse le astute e coinvolgenti trame?
Bah, il film (all’uscita piuttosto criticato dai fan) ne ha di più della quintalata di fumetti prodotti tra il 1988 e il 1995 (con appendici un po’ più coerenti allo scioglimento del dinamico duo).
E quindi lascio alla mia metà oscura (rileggo questa frase e rabbrividisco perché sembra degna di una bromance) il narrare la trama del film QUI

A me, poi, raccontare alcune storie della nostra Aussie.

NB: le immagini sono tratte dal web, non mi appartengono più di un carro armato australiano e sono qui a corredo dell'analisi. I Dottori rispondono del loro (bisturi), ma questo blog non ha fini di lucro.

3 commenti:

  1. Mi si modifichi immantinente lo svarione dell'appellativo in incipit e si pubblichi il resto dell'analisi o scendo diversa gentaglia. ò___ò

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  2. L'affronto storpistico era voluto.
    Cosa crede, illustre, che qui si scherza e si va delicati quando c'è shfida?
    Come si dice dalle mie parti: "Genti 'ndi connoscisi? E inzà pottadda!" ("Conosci persone (dalla dubbia fama, ndr)? E allora portali (per far rissa, ndr)!"
    :-D

    (Che a me, bizzzantino, non me lo dici impunemente!)

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    1. E' che ci sono già io, che sono una moltitudine!

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