mercoledì 22 aprile 2015

TANK GIRL - Un'eroina, niente meno



“Narra la storia di una grande donna. Una donna con due grossi pistoloni!
E due tette altrettanto grandi!”
Da Tank Girl Episodio 6, Aprile 1989

“Se Tank Girl esistesse davvero non avrebbe di certo molti amici.
Io con una così non ci uscirei.
Perché? Perché puzza”
Jamie Hewlett

“Tank Girl mi ha condizionato la vita.
Tutte le ragazze che ho avuto somigliano a lei”
Peter Hook, bassista dei New Order

“Insomma, abbiamo a che fare con un personaggio forte, deciso,
una riot grrrl nata prima del fenomeno ‘riot grrrls’, una bastarda di prima,
che sa sempre da che parte stare: la sua.”
(Dal testo del redazionale allegato all’intervista a J. Hewlett,
su Tank Girl Alternative Magazine #0, General Press)


LA RAGAZZA DELLA BOMBA ACCANTO

Se avete letto la versione di TG del film… beh, non dico di scordarvi quanto letto, ma valutatelo cum grano salis (ehi, si parlerà pure di fumetto punk, ma qui siamo istruiti!)
Infatti “[…] nel film Tank Girl è quasi un’eroina, uccide i cattivi e difende i deboli. Nel fumetto i deboli li fa secchi per primi”! E questo lo dice il suo creatore Jamie Hewlett (JH) [1]

Nell’editoriale del numero 0 di Tank Girl Alternative Magazine (General Press, settembre 1995) David Vecchiato, direttore della rivista (come scriveva lui, Henry Rollins, Tarantino, Courtney Love e Scooby Doo erano già impegnati) presentava così la nostra eroina (niente confusioni, please: TG si dà solo alle droghe leggere!):

“Tank Girl è una tipa che, come molti di noi, è stata concepita di notte per cause accidentali, mentre i suoi genitori deliravano sotto gli effetti devastanti di chissà quale droga o di una semplice indigestione da fritto misto. Diversamente da noi però, lei è nata già diciannovenne, figlia di due padri, Jamie Hewlett & Alan Martin, e con un a gran voglia di piantare grane.”


L’aspetto: ventitreenne, ben fatta, culetto e tette sode, stivaloni, magliette attillate cranio rasato tranne un ciuffo (multicolore, quando le immagini sono a colori). Solitamente ha in mano una birra Spunk (!) o una qualsiasi arma da fuoco. Gira indifferentemente in shorts o in mutande.

Carattere: “Di nuovo disponibili le storie che hanno trasformato Tank Girl da una bestiale, ignorante, ubriacona skinhead dentro un carro armato in una bestiale, ignorante, ubriacona bionda dentro un carro armato” [2]. Una che proclama:

“Chi cazzo se ne fotte… tette e palle, cazzi e fiche. Datemi mille volte i casti vegetariani di Marte. Mi piacerebbe scXparvi tutti. MI PIACEREBBE SCXPARVI TUTTI


Una sorta di agente governativa che per qualche ragione misteriosa sta per conto suo e con gli amici a bere birra e farsi canne e fare… boh, cose.


“A metà tra Barbie e Charles Manson, o se preferite tra Nikita e Hitler, è sicuramente lei la serial killer più figa della storia” [3]

O, come disse Malcolm McLaren (non uno qualsiasi)

“Tank Girl è un’icona dell’anti-moda, riesce a mandare fuori moda la moda stessa” [4]


TG è l’eccesso. L’adolescente divenuta grande ma preda alla sindrome di Peter Pan, con qualche fucile in più. Per restare in Australia: un Angus Young che imbraccia il mitragliatore invece che una chitarra.

La psicologia è basica, se non piatta: TG fa ciò che fa perché le va.
Può raccontare la fine del mondo agli amici solo per non fare un regalo di compleanno.
Può scXparsi un canguro che sta inseguendo solo perché l’inseguimento la ha eccitata, e poi ucciderlo commentando:

“Se pilotate un carro armato, rimanete fedeli al vostro lavoro, non fate gli avari ma intascatevi qualsiasi taglia, specie quelle sulla testa di un canguro perché, quando arriva il momento. È fottutamente difficile premere il grilletto contro quei diavoli arrapati!” [5]

Può avere come grande amore un canguro.
Può mutilare il suo amante canguro solo perché lui le ha fatto uno scherzo idiota.

Può tutto, e tutto fa.
Con leggerezza, senza troppi pensieri. Perché quando pensa troppo e il discorso vira immediatamente su

“A proposito di cazzi… oggi è il compleanno di Booga! Sarà il caso che gli vada a prendere un regalo…”

e via verso un’altra storia con i fedeli compari.

E no, non venitemi adire che questo suona proprio un manifesto del femminismo underground come fa la fonte di ogni verità!


E a proposito di verità, tornate a quanto dicono i patologici sciamani, e poi tornate qui, perché se abbiamo detto male della piccola TG, pensate a quanto diremo dei suoi amici & amanti!
Ma solo la prossima volta!



[1] numero 0 di Tank Girl Alternative Magazine (General Press, settembre 1995), pag. 6
[2] quarta di copertina del volume UNO della Panini Comics
[3] redazionali di Tank Girl Alternative Magazine #0 pag.7
[4] quarta di copertina di Tank Girl UNO, Panini Comics
[5] TG Episodio Uno, ottobre 1988

NB: le immagini e le traduzioni come sempre non mi appartengono ma sono tratte dal web e sono qui solo a corredo dell'analisi. Questo blog non ha fini di lucro.

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