domenica 28 luglio 2013

La recensione che non ti aspetti! - Sprawloqui 6


SPRAWL – 
L'ACCOGLIENZA
Il progetto Sprawl nasce anni fa, con l'inserimento in rete di un countdown per la pubblicazione che annunciava “qualcosa”. 
Tale countdown è stato eliminato successivamente, e non è più rintracciabile sul web viste le periodiche "pulizie" del proprio blog fatte dall'autore: non possiamo quindi sapere se l'autore abbia rispettato i tempi previsti.

Qualche dubbio però ce lo può porre questo post che annunciava l'uscita di Sprawl al Primo Ottobre 2012. Questo post successivo, invece, rinviava al 29 ottobre, data di effettiva pubblicazione online.

Perché mettere in evidenza queste due date?
Non certo per voler rilevare un ritardo che, vista la natura free e a forte rischio di non rientro economico unite al self made, era comunque da inserire nel novero delle possibilità.
Ne parlo perché la data di uscita, come sanno tutti gli editori\produttori, non è un fattore irrilevante: può essere il trampolino di lancio o la fossa di un prodotto.
Il take off di un progetto è la fase più delicata...
La prima data programmata (l'uno ottobre) era ben scelta, perché corrispondeva a un momento di “vuoto” di novità: Lucca Comics and Games è in quel periodo troppo vicino perché gli editori maggiori “brucino” una nuova uscita con un mese di anticipo, perdendo l'occasione di presentarla con tanto di autori, sketch e firme alla più grande rassegna del fumetto in Italia.
Ci sono anticipazioni, certo, ma cosa sarebbero state le anticipazioni di fronte a un prodotto esistente e innovativo come è, entro certi limiti, Sprawl?

L'autore di Sprawl si era mosso bene mediaticamente: il profilo facebook e il blog partiti con studiato anticipo, interviste mirate a livello locale e nazionale (vedi QUI e QUI) di poco precedenti all'uscita...
e poi il rinvio.

Il rinvio che ha fatto uscire Sprawl nel momento più  negativo: ovvero in coincidenza con Lucca Comics & Games 2012, manifestazione salutata dall'autore con un ironico post.

Le strade si dividono...
Peccato che Lucca, nei suoi pregi e nei suoi difetti, sia un catalizzatore di attenzioni mediatiche. 
Solo per fare un esempio, a Lucca 2012 Roberto Recchioni, fumettista che aveva lavorato con l'autore di Sprawl in diverse occasioni, e una delle voci maggiori del fumetto-on-web [14], era presente con ben quattro iniziative più o meno direttamente legate alla sua opera. E stiamo parlando di un solo autore, benché ai massimi livelli in Italia.
Dopo la manifestazione, i siti e le riviste si sono occupate fondamentalmente di ciò che era uscito a Lucca.

Così la copertura critica e mediatica di Sprawl è stata limitata, ben al di sotto di quello che poteva essere per un progetto di questo tipo.
La copertura della rete è sufficiente?
Ora: non sto qui a dire che si poteva rinviare l'uscita, sarebbe sciocco. L'autore aveva annunciato un'opera, ha ritardato, ed è stato opportuno pubblicarla non appena aveva terminato.
Qui si sottolinea solo il fatto che una tempistica (per mille ragioni) sbagliata, ha "nascosto" il prodotto. E questo è un fattore di cui tener conto, per chi voglia tentare l'autoproduzione e quindi non possa contare su un sistema già organizzato da una casa editrice che sia in grado di compensare in parte lo svantaggio della data infelice.

Insomma: la rete è un'alternativa alla distribuzione tradizionale solo se si riesce ad entrare nel meccanismo che garantisce la visibilità.
A prescindere dal numero di like su FB, le recensioni non sono state numerose: sull'immancabile Google (le prime due schermate) ne vengono segnalate appena quattro vere, il resto è trasposizione di brani del blog.[15]
Su Google trovi (quasi) tutto, ma spesso devi cercare...
E' pur vero che Sprawl è un'opera “a lunga distanza”, visto che l'autore è in lavorazione per il cluster 2, quindi potrebbe rifarsi col tempo.
Intanto ha incassato il Gran Premio Autori ed Editori 2013 come Miglior Fumetto Digitale premio giunto alla quarta edizione; per la prima volta i premi venivano assegnati sulla base non di una giuria di esperti, ma dal voto tramite web.

Perché così poca attenzione?
Per un'opera come questa, che ha bisogno di “farsi conoscere”, il silenzio è peggio di una stroncatura. Che poi, salvo per commenti veloci quanto un like su FB, non si può “segare” totalmente Sprawl, perché obiettivamente è un prodotto discreto, e ha un'idea di prodotto e di editoria sul fumetto che va analizzata.
Dubito che chi usa il suo tempo per recensire Sprawl alla fine sconsigli la lettura: e non lo farà di certo l'umile redattore di queste note.
Però questo silenzio è quasi assordante, e ci deve far riflettere sulle modalità con cui si crea un fenomeno web.

La qualità di Calcare...
Quale è la differenza tra, ad esempio, l'operazione blog di ZeroCalcare e quella di Sprawl? Perché uno è diventato il fenomeno editoriale dell'anno, e l'altro è conosciuto in una nicchia, per quanto non così esigua? [16]
E' solo una questione di visibilità? [17]
E' solo questione di argomento, di stile, o la spiegazione va cercata altrove? 

Forse 70 tavole di cyberpunk hanno comunque un impatto diverso rispetto a poche tavole "di veloce consumazione" umoristiche. 

O più probabilmente il web, con i suoi tempi di lettura, accoglie con più favore opere apparentemente più semplici, e gli autori devono tener conto di questa preferenza.
Un premio che nessun autore vorrebbe vincere

 
[14] si sia d'accordo o meno con le opinioni del RRobe, è indubbio che abbia saputo costruire nel tempo un'efficacissima macchina mediatica di supporto alla sua attività fumettistica, e che questa sia un modello da studiare per la sua capacità di penetrazione anche in ambiti che vanno al di là del fumetto di nicchia. In fondo, a curare la rubrica di fumetti su XL (giornale che **non** si occupa solo di fumetto) non c'è finito qualcun altro...
[15] dato del 29 luglio 2013 ore 11,45; perfino Andrea Jovinelli, che ha scritto Underskin per i disegni dell'autore, nel suo blog lo consigliava ma non lo recensiva…  Ma è anche vero che non è un critico, e la sua opinione, essendo lui sì un amico dell'autore, forse poteva sembrare “sospetta” :-D .
La più interessante e articolata recensione che ho potuto rintracciare in rete mi sembra questa ma ovviamente, io che sono un fissato logorroico già qui la supero in parole, opere e, probabilmente, omissioni!
[16] sarebbe impietoso e sbagliato riportare il diverso numero di commenti ai due blog come dato critico: quello di ZeroCalcare è un blog di proposta di materiale fumettistico e mira alla partecipazione su modelli simili a quello dei social network; quello di Sprawl e quello del suo autore possono svolgere la loro funzione a prescindere dall'interazione con il lettore.
[17] è interessante notare che la nuova autoproduzione dell'autore di Sprawl tenti una strada diversa: apparirà, a quanto dichiarato sotto il marchio Manga Senpai ovvero un collettivo di autori di stile manga che tentano la produzione sul web, via tablet o smartphone. L'unione fa la forza: si dovrà valutare se sarà stato più vincente il "correre da solo" di Sprawl o la "corsa aggiogata" di Manga Senpai.
Per ora (29 luglio 2013, ore 12) il solito implacabile Google non riporta la pagina di Manga Senpai nelle prime due schermate di ricerca, schiacciata dalla presenza di pagine su Senpai, il manga di Bikke. E' anche vero che la pagina FB è collegata a questa società di Publishing, quindi pare che siamo al di fuori dalla logica dell'autoproduzione "pura".
Il kendo in Africa: non esiste solo nel mondo di Sprawl!
PS: immagini (e testi) non mi appartengono e sono qui inseriti per corredare una (bonariamente ironica) recensione. Questo blog non ha fini di lucro!

3 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. " Forse 70 tavole di cyberpunk hanno comunque un impatto diverso rispetto a poche tavole "di veloce consumazione" umoristiche.

    O più probabilmente il web, con i suoi tempi di lettura, accoglie con più favore opere apparentemente più semplici, e gli autori devono tener conto di questa preferenza."

    Toglierei il FORSE e L'O. Ahimè, a bellu puntu.....

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  3. Non posso dare opinioni con la forma di certezze assolute!
    Però, se fossimo faccia a faccia davanti a una birra, li avrei tolti.
    :-)
    E

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