domenica 19 dicembre 2010

19/12/2010 (meno 81.339 al BigT) - Agenda 2010

Ho accennato alla mia "agenda creativa".
Di cosa si tratta?
E' solo un esperimento di "allenamento" creativo che...
Ma forse è meglio fare un passo indietro.

Negli ultimi anni, nel mio delirio psicotico, mi sono ripromesso di fare "100 cose" all'anno. Sono partito con 100 libri da leggere, e l'anno dopo con 100 film da guardare. Poi, dopo aver trovato la donna della mia vita, il tempo per altri 100 libri non c'era più: aveva ragione quel romanziere dell'800 (credo Balzac o Flaubert) che sosteneva che una sera con una donna è un libro in meno letto... Ma non ho molti rimorsi per aver optato per la mia fiancèe.
Poi ci sono stati i 100 vini all'anno.
Poi le "100 cose generiche".
Poi nulla.
Poi ho sentito di essere in una fase di inaridimento dal punto di vista creativo. Non che abbia fatto dei capolavori (se pure ne avessi iniziato uno, di certo non lo ho finito), ma avevo bisogno di sentirmi ancora "vivo" dal punto di vista dell'immaginazione.
Avevo bisogno di una sfida. Così ecco l'agenda creativa: uno spunto al giorno. E se un giorno l'idea per lo spunto proprio non fosse venuta, ne avrei dovuto trovare due il giorno dopo. Un tour de force, che fin dall'inizio prevedeva la possibilità del ricorso alla banalità, e spesso lo sfruttamento delle tecniche di creazione "automatica", di "macchine per trovare spunti" ideate da altri. Ma non dovevo usare idee già fatte da altri. O, per lo meno, non le potevo usare senza variarle.

Lo so: sono messo proprio male, se vado a immaginarmi cose del genere. E sono messo peggio a raccontarvelo, no?

Però il metodo funziona. Lo stentare iniziale si è trasformato spesso in sacro furore creativo, che mi ha portato a scrivere sulla mia agendina finora circa 420 spunti. Ho tratto spunto da qualsiasi cosa ci fosse nella mia stanza (le storie raccontate dai letti, ad esempio). Su questi 420 spunti e rotti, il 50% è banalissimo (che so? 8 febbraio: un mondo contenuto in una scatola), il 40% del rimanente è ovviamente stato già sfruttato da altri (ad esempio il primo spunto del 29 gennaio: personaggi incontrati da un tassista in una notte), il 9% del restante attende di scoprire chi abbia già avuto l'idea.
In questo diluvio c'è spazio per spunti destinati a siti web, romanzi, fumetti, caratteristiche di personaggi minori da inserire in storie più strutturate, programmi radio, saggi, telefilm...

Nulla di questo sarà mai realizzato, quasi sicuramente.

Ma grazie a questo allenamento, spunta fuori lo 1% che forse è buono. E' grazie a questo allenamento che, se ho il tempo giusto, se non ho litigato con nessuno e non ho da preparare compiti per la scuola (o, peggio: non ho da correggerli), la mente può vagare e trovare da chissà dove, forse dal Perfetto Sfero del Karmaspazio che ho immaginato anni fa e che ha ipnotizzzato Max tanto che lui lo ha usato per dare il nome a un suo sito...
E' grazie a questo, dicevo prima di divagare, che la mente può vagare e trovare chissà dove dei nuovi spunti.
L'1%, su 420, esagerando.
E dico 1% perché almeno due spunti finora mi sembrano buoni, quindi devo avere una cifra tonda, senza scendere negli "zerovirgola" che renderebbe difficile quanti sono in percentuale rispetto al totale.

Così, dal basso della mia scarsa visibilità e realizzazione, ve lo suggerisco, il metodo dell'agendina.
Perché l'onesto lavoro fumettistico o cinematografico o radiofonico o quant'altro non sempre è fatto di sfrenata creatività. Anzi: è composto per lo più di onesto metodo e professionalità (parole non mie ma dei professionisti del campo). Insomma, del saper dare il meglio nei tempi richiesti anche quando lo spirito divino non scende col suo raggio ad accendere la scintilla del genio.
E poi in questo modo c'è sempre un archivio da cui pescare quando la creatività langue per davvero.

Ma torniamo al mio 1%.
Uno è una variazione a fumetti sulla base di "Quarto Potere", in cui la banalità del percorso di indagine su un uomo viene mitigata dalla particolarità di ciò che si dovrebbe usare per visualizzare le tappe del percorso di una vita. Sarebbe ottimo per un fumetto alla francese, credo, se non che invece di una serie di albi divisi in 4 volumi, la crisi porta oggi anche i cugini a prevedere 2 albi eventualmente estensibili.
'Azz. Due non bastano: rimarrebbe solo la banalità del riferimento a "Quarto Potere" e nulla della particolarità.

L'altro è DanGER.

Alcune piccole note...
Ovviamente anche l'idea stessa dell'agenda creativa non è originale, ma rientra nel 40% che vengo a scoprire successivamente che altri hanno usato. Ho iniziato a seguire il delizioso blog di Fabio Bonifacci, e dopo l'inizio della mia agenda, ho scoperto che anche lui ha fatto per un anno un esercizio simile. Devo essere sincero: più della frustrazione mi ha fatto piacere aver avuto la stessa idea di un autore che stimo.

Lo spunto di oggi, elaborato davanti al PC in una pausa di elaborazione di questo post e dalla tazza del the Java che ho bevuto, e dalla busta di patatine (divorate) accanto al PC e dalla famosa di Feuerbach che dice che l'uomo è ciò che mangia. Su questo si innesta il fatto che presso i cannibali, cibarsi del corpo di altri uomini significa assorbirne lo spirito. E se ci fosse un detective in grado di ricostruire vicende nutrendosi dei corpi delle vittime o di oggetti che si trovano nella scena del crimine?
Idea non nuovissima, temo, se non nel metodo di indagine. Diciamo che appartiene al 9% degli spunti che dovrò scoprire se sono già stati usati da alti. E non sarà peggio dell'idea di una sit-com voodoo (secondo spunto del 31 ottobre).

7 commenti:

  1. ...sper che nel quadernetto si faccia menzione anche di "LA ZAMPOGNA DI CARNE" capolavoro della letteratura giapponese :D

    RispondiElimina
  2. hehehehehehe
    Luca e io ci conosciamo da anni. Ci vantiamo che in ogni nostro ncontro in cui non siamo ptroppo presi dai nostri problemi di adolescenti tardivi, spuntano fuori sempre idee deliranti (tra cui la Zampogna di Carne, antico testo giappo sulle perversioni sessuali).
    Ma ahimè, l'agenda comprende solo idee "nuove"! Quindi niente Zampogna, ma c'è la Borsa di Shanghai: un imperatore ha fatto costruire una borsa in pelle dove è rinchiuso il demone della ricchezza. Da qui l'equivoco del nome... .-p

    RispondiElimina
  3. Bel blogghetto sui meccanismi creativi e molto altro. L'idea legata al cibo credo che in parte sia quella di "Chew" fumetto Image edito da BAO in Italia.

    saluti fumosissimi
    smok! ;)

    RispondiElimina
  4. grazie al favoloso smoky_database
    (già che siamo in tema: perché i computer organici e non quelli basati sul vapor acqueo? Magari per gli argomenti da millantatori! .-p)
    Lo spunto viene quindi incasellato nel 40%! (oddio, spero non sia nel 50% riservato al banale!)
    E

    RispondiElimina
  5. Grazie per la citazione. Vedrai che l'esercizio ti sarà utile, anche ora nessuno può sapere per cosa

    fabio bonifacci

    RispondiElimina
  6. volevo scrivere "anche se ora nessuno può sapere per cosa..."

    RispondiElimina
  7. Grazie a te per il corso!
    Prima o poi spero di riuscire a inviarti le esercitazioni!
    Eug
    A proposito. a quando la nuova lezione? Suggerisco ancora a tutti coloro che mi leggono di dare uno sguardo al blog di Fabio cliccando qui
    http://www.bonifacci.it/

    RispondiElimina