lunedì 6 dicembre 2010

06/12/2010 (meno 81.352 al BigT) - Generatori di idee

Come nasce un'idea?
(Colonna sonora: "Una canzone per te" di quando Vasco Rossi era ancora il Blasco, e non l'imitazione).

Beh, non è semplice. Non è semplice spiegarlo, in realtà, perchè di idee me ne vengono fin troppe. Una buona fetta da scartare perché sono idee banali; un'altra grandissima fetta da eliminare perché riguarda idee che poi scopro sono state già avute da qualcun altro; una terza consistente perché mancano mezzi\tecnica\voglia. Ciò che rimane è una fettina sottile sottile, che andrà (forse) perduta nel mare dei "un tempo mi piaceva ma ora ho altro di più interessante da fare". Molte si perdono perché tendo a divagare.
Come adesso, in realtà.

Quindi riprendo per i capelli me stesso e l'argomento.
Come nasce un'idea? Da qualche anno partecipo come docente a un bellissimo corso di fumetto a Cagliari (il leggendario "Fare Fumetto"). In questo corso tratto proprio l'ideazione.
Quindi dovrei esporre pagine e pagine sul tema. Anzi, magari vi posto le slides che uso per non divagare a lezione.

Però, devo dirvi la verità. Sottoscrivo ogni slide contenente suggerimenti su come trovare uno spunto, ma nel concreto delle mie astrazioni faccio tutt'alto.
Non perchè tenga nascosto un segreto che devo vendere al migliore offerente. Solo che agli allievi del corso non basta dire. "Mi guardo intorno, faccio vagare un po' la mente e qualcosa spunta fuori".
Che razza di insegnamento è? Come si può appendere, imitare e innovare una "strategia" simile? Come si può riprodurre un protocollo così vago?

Come ho detto, sottoscrivo di nuovo tutti i suggerimenti che ho dato ai miei allievi. E continuo a dire che sono maledettamente buoni (anche perchè in gran parte non nascono da me, ma dall'osservazione e dallo studio di maestri ben più degni del sottoscritto).
Ma per me trovare spunti è una sorta di droga. O di meditazione trascendentale. O di stanzetta chiusa, di spazio tutto mio in cui mi rilasso e la mia presunzione di essere un subcreatore (JRR Tolkien docet) trova finalmente la sua applicazione. Ecco perché la mia mente può e deve vagare, e fare una creazione troppo "meccanica", troppo controllata, mi toglierebbe il gusto.
C'è da dire che non sono (ancora) pagato per avere idee, quindi posso permettermi di aspettare che il vagare arrivi ad una meta o che vaghi e basta.

Ma qui devo fare un esempio contrario.
DanGER, infatti, nasce da una chiacchierata con MD. "Perché non riusciamo a fare una storia insieme?" mi chiese. E io a fare obiezioni su obiezioni. A rinvangare un po' il passato, a tirare fuori progetti lasciati in sospeso a tempo indeterminato. Ma la voglia di vedere qualcosa di cartaceo era grande, e il MD di oggi non è quello di cinque anni fa.
Così dico: "Ok, ci penso su, vediamo cosa spunta fuori".
Insomma: pur essendo una chiacchiera informale, assomigliava a un incarico di lavoro. Quindi dovevo far scattare le tecniche di creazione guidata, perchè volevo dare una risposta, una buona risposta con un buono spunto, entro una settimana.
E invece...

In realtà MD pensava che si potesse rielaborare un vecchio progetto. Anzi: ***quel*** vecchio progetto.
Ma a me non andava.
Adoravo quello spunto. Ci ho messo l'anima, le speranze, i sogni. E non è andato.
Così, ho deciso che avremmo dovuto ripartire da capo. Un progetto senza un passato, solo con il futuro.

Già qui, credo, mi stavo orientando a lasciare vagare la mia mente verso i lidi che avrebbero portato a DanGER. Ma non lo sapevo ancora.
Poi, il fatidico 17 febbraio 2010, tra un'idea che riprendeva il film Labyrinth e una vaga intenzione di raccontare le vicende di una carovana medievale che trasporta sale attraverso il deserto (!), ecco nascere DanGER.

Solo che non so più come mi sia venuto in mente lo spunto iniziale!

Il mio fidato "Diario creativo del 2010" di cui vi parlerò, riporta solo che è un'idea venuta la mattina. E poi c'è l'abbozzo dello spunto.

Azz.

So che non ho usato alcuna delle tecniche di creazione guidata. So che la mia mente ha vagato. So ogni dannato passaggio per infoltire lo spunto iniziale e trasformare questo nucleo, questa morula glastula blastula in un qualcosa che ha portato al soggetto.
Ma non so da dove è spuntato fuori il primissimo nucleo dell'idea di DanGER!

Il nucleo era, ovviamente, un nome.
DanGER.

6 commenti:

  1. ne ho lette parecchie di "creazioni guidate", come scrivere come raccontare... come farti i club sandwich a piramide con stile.

    la costrizione guidata del tema scolastico è storia vecchia... ipotesi sviluppo conclusioni. che bel gabbione. all'università il gabbione si manifesta in tutto il suo immenso splendore di nozioni e conoscenza. la citazione è legge suprema, la tua idea è a priori ridicola, insignificante, misera. quindi la elimini citando citando citando... ti costruisci un archivio di sapere. di roba tua non c'hai un ficco secco, ma hai un archivio di gente ben pensante da far invidia alla biblioteca comunale della tua città.

    è "solo" il bagaglio che ti porti appresso per sviluppare la tua idea... francamente le guide intelligenti me le attacco sotto la suola delle scarpe.

    un pg deve vivere per essere credibile... e la storia la crea lui, nella tua mente come sulla carta. guardi quelle 4 righe scritte e dici "ma l'ho scritta io 'sta roba?"

    credo possibile anche un'altra cosa alquanto bizzarra... non sei tu a cercare l'idea, ma l'idea a trovare te! magari mentre ti mangi quel fantastico club sandwich a piramide o.O'

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  2. La colonna sonora, l'ho detto, è il vasco d'un tempo.
    "Le mie canzoni nascono da sole\ vengono fuori\ già con le parole"
    Non so se sia davvero così, quanto sia ispirazione e quanto traspirazione (secondo una mia leggendaria chiaccherata col Bort e con Luca Paciolus).
    Sta di fatto che, credo anche grazie alla tecnica dell'agenda di cui parlo nel post del 19\12, ho scoperto che ogni cosa può ispirare.
    Poi qualcuno giudicherà se era una buona idea e non un calesse!
    ;-)

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  3. ma col cavolo! XD lo sai già quando è una buona idea e non un calesse, mica te lo deve dire umberto eco.

    ho visto i post sopra -.-', ma dammi tempo che son...
    _____@° <lumaca

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  4. Beh, se è vero che DanGER1 si intitolerà "Il tempo non aspetta nessuno" (dalla canzone "Time" interpretata dal compianto Frederick Bulsara) prima del BigT hai tutto il tempo che vuoi per leggere i miei infiniti sproloqui .-D
    PS: se ha davvero ragione Callimaco (libro grande = grande male) dovrei imparare meglio l'arte della sintesi e limitarmi a postare Haiku!

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  5. può cascare il mondo... io mi sposto quando decido di farlo °°; e solitamente son sempre in ritardo...
    ehhhhh il tempismo XD

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