ATTENZIONE!!!
Io vi AVVISO PRIMA!!!
Questo è un post PALLOSO
e DA SUPERNERD!
Non aggiunge nulla alle
discussioni sulle didascalie... ma serve solo a far vedere come posso
perdere tempo a cercare di capire l'uso del Tempo nel Fumetto (e il
problem della rappresentazione della sinconicità).
E non dite che non vi
avevo avvertito.
QUI abbiamo esaminato
attraverso le didascalie, l'intrecciarsi delle linee temporali di due
scene nell'albo III di Watchmen: in una il Dottor Manhattan va in tv
(scena A), nell'altra Dan e Laurie affrontano dei teppisti (scena B).
Ma avevamo già visto QUI come la vicenda di Laurie
e Dan fosse agganciata "da un'altra prospettiva", quella
delle persone all'edicola di Bernard.
Qui arriva Nova Express,
la rivista cui appartiene Doug Roth, il giornalista che nella tavola
13 attacca il Dottor Manhattan. La rivista è in ritardo proprio
perché il Dottore non potesse prepararsi alla trappola (scena C).
Ma arriva ***proprio
quando*** Laurie e Dan si stanno infilando nella stradina dove ci
sarà l'attacco dei teppisti.
Il fumetto, come ogni
medium, ha il problema della rappresentazione della sincronicità.
Ovvero, come illustrare scene che avvengono (più o meno)
contemporaneamente.
Il nostro “senso del
tempo” è limitato: possiamo rappresentare (e rappresentarci) il
tempo contemporaneo solo attraverso l'escamotage di scene
rappresentate successive, legate da un “intanto”, un “proprio
in quel momento”, un “contemporaneamente”.
Non possiamo percepire la
sincronicità, perché noi viviamo un tempo fatto di istanti fluidi,
distinti, successivi.
Il Dottor Manhattan vive
il tempo in modo sincrono, ci dice Moore, e ciò porta
all'esperimento dell'albo IV: rappresentare la percezione del tempo
del Dottore. Solo che la soluzione è la più umanmente accettabile,
cioè delle vignette in cui didascalie successive nella stessa
vignetta espongono il pensiero di Mahnattan in tempi (per gli umani)
diversi, e insieme (per lui) contemporanei.
Ma torniamo al nostro
caso.
Il problema è questo:
l'idea che ci viene data dal fumetto (le scene A e B che si alternano
nel montaggio della travola) è che le due scene siano contemporanee.
L'uso della didascalia, che prosegue nella scena B ciò che è
l'audio della scena A, rafforza questa percezione.
La scena C, però,
complica la faccenda. E' contemporanea all'inizio della scena B, ma
sembra successiva alla conclusione della scena A.
Insomma: la scena B
(Dan+Laurie vs Teppisti) avviene prima o dopo che il Dottore venga
intervistato nello studio (scena A)?
Nova Express viene
consegnata (scena C) prima o dopo che il caso è esploso nello studio
TV (scena A)?
Il corriere dice che
quelli della rivista "aspettavano che il programma andasse in
onda prima di tirare fuori le loro carte".
E, di conseguenza, appare
logico che la scena dell'edicola (tavola 18 - scena C) è
contemporanea alla scena dell'attacco dei teppisti a Dan e Laurie
(tavv. 11-16, vignette della parte destra - la scena B), e successiva
a quella nello studio (tavv. 11-16, vignette della parte sinistra -
la scena A).
Perché allora mettere le
due scene contemporanee (B e C) "staccate", e collegare la
B alla A dando la percezione che siano contemporanee, vista la
struttura?
Certo, potremmo immaginare
che il Dottore entri nello studio nello stesso momento in cui Dan e
Laurie passeggiano, e contemporaneamente Nova arriva nelle edicole,
mentre Bernie legge il fumetto.
E quindi che per
interpretare il tutto occorre leggere non solo questa tavola e le
altre 3 che fanno il passaggio tra le scene A e B, ma anche la tavola
18, dove c'è la scena all'edicola.
Possiamo anche immaginare
che la divisione di A+B impaginate insieme (tavv. 11-16), cui poi
segue C (tav. 18) sia stata fatta perché gestire tre fasi
contemporaneamente nella stessa tavola risulterebbe poco leggibile.
Però c'è la frase del
corriere che fa supporre tutt'altro.
E la tavola 18 si collega
"idealmente" con la tavola precedente, la 17, in cui Dan,
reduce dallo scontro con i teppisti, viene informato da Hollie di ciò
che è accaduto nello studio.
Ma nella vignetta due di
tavola 18 rivediamo dall'edicola Laurie e Dan che camminano ignari
verso l'agguato...
Ok, più difficile da
spiegare che da fare (se si è Alan Moore, ovviamente).
Ma qualcosa si può forse
divinare.
Anzi, si possono fare due
ipotesi.
Nella prima dobbiamo tener
conto del fatto che, come detto, col personaggio del Dottor
Manhattan, Moore vuole giocare sulla percezione del tempo (From Hell
non è lontano...), sulla sincronicità, etc etc etc.
Il Dottore "vive"
il tempo in modo diverso dagli umani: è contemporaneo a tutta la sua
vita.
Il problema della
successione delle scene (e dell'apparente loop che si crea tra loro)
è tale solo per noi, per lui sarebbe "normale".
La seconda è meno
filosofica, ma più strutturale.
Le due scene parallele (A
e B) riguardano i vigilantes. E lì si mette il confronto di cuiabbiamo parlato QUI.
La scena all'edicola, la
C, riguarda invece il mondo della gente comune.
Lo abbiamo detto QUI: per loro le vicende dei
vigilantes non sono diverse da quelle raccontate in un fumetto.
E così anche nella tavola
18 c'è un parallelo\contrasto, ma stavolta è tra
fumetto-nel-fumetto e "realtà" interna al fumetto.
Oppure Moore si è
semplicemente confuso.
Ma questo, nel momento in
cui dilaga la polemica tra Moore e la DC a proposito di Watchmen, sarebbe dire un'eresia a
mezzo web, no? :-p
PS: giusto per schierarmi
sulla diatriba “Before Watchmen: si o no?”.
Watchmen non è solo una
storia, ma è anche COME viene narrata la storia, ed è questo che lo
rende una grande opera.
Gli spunti si possono
ricavare da ogni fonte, e Watchmen è solo un po' più originale di
altre cose, da questo punto di vista.
Ma la vera sfida da
vincere, per gli autori che affrontano il mondo di Watchmen, non
saròà quella di fare “grandi storie” e neppure di fare grandi
psicologie. Sarà quella di replicare la struttura.
Se ce la faranno, chapeau,
e acqusito.
Se non ce la faranno...
pazienza. Niente sacrilegio. Forse qualche immoralità contro la
giustizia letteraria pur all'interno del diritto d'autore. Ma sarà
semplciemente un'altra storia ftta solo per “voglio incuriosirti su
come va a finire”.
E, per me, sarà
dimenticata e dimenticabile come “L'ultima caccia di Kraven”
PSII: come sempre,
immagini, Tavole e traduzione sono copyright degli aventi diritto.
Per il fumetto sono tratte da Watchmen – Sotto la Maschera, I
classici del fumetto di Repubblica Serie Oro 26, 2005 (DC Comics e
Panini S.p.A.); l'immagine di testa è tratta da Internet... e tutto
ciò non è qui posto per fini di lucro, ma solo per esigenze di
critica.
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