Riprende la nostra
cavalcata con Tex e i suoi aspetti ripresi dalla narrativa popolare e, in un
certo senso, epica.
Le prime parti di
questa disanima sono state affrontate fino a un anno fa: è iniziata QUI, e proseguita nella sezione “Epica e Pallottole” (QUI, QUI, QUI e QUI), cui è seguita la parte intitolata “La logica del
narrare per il gusto di narrare” (prima parte apparsa QUI, seconda QUI, la terza QUI e infine quarta QUI)
IL RANGER DELL’IMPOSSIBILE
(Alcune riflessioni su Tex e
un divertissement parte II)
Di eugenio Marica
0. Weird Weird West
Ha affrontato stregoni, sette cinesi, zombie, uomini-lupo,
il voodoo e (di striscio) perfino le gerarchie infernali. Ha scoperto astronavi
precipitate anni fa sulla Terra, i primi abitanti VICHINGHI dell’America, i
primi abitanti EGIZIANI dell’America, i segreti dei Maya e perfino dinosauri
sopravvissuti alla propria estinzione. Ha visto mummie risvegliarsi dal loro
sonno millenario, ha visitato città spagnole ferme al 1.600, ha conosciuto il
mystero dei sassi aztechi che pietrificano e le premonizioni del peyote. È un
predestinato, l’uomo che con la sua azione può bloccare l’azione delle forze
del male… Ma, gran Satanasso!, non è Martin Mystère!
Prima del Buon Vecchio Zio Marty,
infatti, un altro indagatore dell’impossibile ha esplorato i vasti spazi
dell’America: il ranger tutto-d’un-pezzo Tex Willer.
Quasi quarant’anni prima che
uscisse in edicola il primo albo dedicato al BVZM il soprannaturale,
l’insolito, il mysterioso insomma, sono stati una costante nelle prime
avventure di Tex, affiancandosi ai temi più tradizionali del cattivone di turno
che domina il paese, delle guerre per i pascoli, delle rivolte indiane…
E questo non stupisca: nella precedente
analisi (vedete QUI
http://thedangerarea.blogspot.it/2014/03/eica-e-pallottole-3-prima-parte.html
) ho messo in evidenza come Tex
cavalchi sulla pista della tradizione epica: e l’epica non può prescindere dal
fantastico, dal magico, dalla terra sconosciuta…
Prendiamo uno dei due capisaldi
occidentali dell’epica, ovvero l’Odissea:
il viaggio di Ulisse si divide tra luoghi “storici”, di “questo mondo” sui generis (Troia, l’Isola dei Feaci,
Itaca) e luoghi chiaramente fantastici, con mostri (Polifemo, le Sirene, Scilla
e Cariddi…), magia (Circe), addirittura l’oltretomba (la terra dei Cimmeri e,
in un senso più velato, anche la terra dei Lotofagi) o terre divine al di fuori
del nostro mondo (l’isola di Eolo, l’isola dove si trovano i buoi del Sole).
O, se esaminiamo altri caposaldi
dell’epica, come dimenticare il Giardino di Falerina, l’Isola di Alcina, la
Grotta di Merlino o il viaggio sulla Luna che caratterizzano snodi importanti
nell’Orlando Innamorato e nell’Orlando Furioso?
Qui farò una rapidissima
carrellata, a suggerire tutte le tematiche misteriose affrontate da Tex nei
suoi primi albi prima (ma anche un po’ dopo) che nel 1982 nascesse la testata
Bonelli mysteriosa per eccellenza (se non sapete quale sia, peste! non sarò io
a dirvelo, lavativi!), e che gran parte di quegli stessi argomenti fossero esaminati
proprio dal Detective dell’Impossibile.
La suddivisione per blocchi di
100 albi è puramente di comodo[1], anche se, almeno inizialmente, risponde a
ragioni di forma.
[1] Gran parte dei primi
100 numeri è uscita dal 1948 in poi in strisce settimanali ristampate nella
collana mensile che continua tutt’oggi: la divisione, dunque, se non risponde
al criterio blocchi temporali uguali, segue sostanzialmente quello tematico.
PS: le immagini non mi
appartengono e sono per lo più tratte da pubblicazioni della Sergio Bonelli Editore o dal
web
Sono
qui a corredo dell'articolo di critica e analisi. Questo blog non ha fini di
lucro
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